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Acconciatori: riduzione aliquote Iva

4 Jun, 2008

CNA Benessere e Sanità: Acconciatori. Consultazione sulla revisione della legislazione esistente in materia di aliquote IVA ridotte.

Parere positivo del settore. In merito al documento di consultazione “Revisione della legislazione esistente in materia di aliquote IVA ridotta”, con il quale la Commissione chiede alle parti interessate di rispondere ad una serie di domande, Coiffure EU, l’associazione continentale che riunisce 14 organizzazioni dei datori di lavoro nel settore dell’acconciatura di altrettanti Stati membri dell’Unione europea, ha espresso proprie valutazioni.

Nel febbraio 2006 il Consiglio europeo ha deciso di estendere l’esperimento delle aliquote IVA ridotte sui servizi ad alto coefficiente di manodopera fino al 2010. In proposito, lo studio “Copenhagen Economics” mostra effetti positivi rispetto alle misure temporanee legate alle aliquote ridotte. Gli effetti delle aliquote ridotte per gli acconciatori sono stati positivi.

Nelle aree in cui si è deciso a favore di una riduzione dell’aliquota sui servizi ad alto coefficiente di manodopera, e in particolare per gli acconciatori, gli effetti sono positivi. I risultati raccolti finora per gli acconciatori mostrano che sono stati creati ulteriori posti di lavoro, che la partecipazione delle donne è aumentata, e che la lotta contro l’economia sommersa sta facendo progressi. Questi effetti corrispondono in pieno agli obiettivi delineati come parte della legislazione sulla riduzione delle aliquote IVA. Coiffure EU sostiene pertanto il piano per applicare definitivamente la riduzione dell’aliquota IVA sui servizi ad alto coefficiente di manodopera forniti localmente, come gli acconciatori. Nel caso del settore dell’acconciatura non ci si aspettano problemi riguardo al fenomeno transfrontaliero dei consumatori (ossia riguardo alla possibilità che i cittadini si spostino da uno Stato all’altro per godere del medesimo servizio ad un prezzo minore).

I servizi sono direttamente forniti ai consumatori privati in ambito locale. Si è deciso a favore di un’aliquota IVA ridotta per gli acconciatori perché si tratta di un settore ad alto coefficiente di manodopera. Le attività sono poco qualificate e sono svolte in gran parte da donne. L’esperimento dovrebbe inoltre aiutare a contrastare l’economia sommersa.

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