di Andrea Curiat La chiamano “commodity trap”: è la tendenza costante al ribasso dei prezzi per prodotti di qualità elevata. E’ causata dalla competizione crescente e dalla comparsa di nuovi competitor sullo scenario. Le aziende che riducono i prezzi pur di restare sul mercato sono quelle che cadono nella “trappola” della banalizzazione dei propri prodotti e finiscono così per scavarsi da sole la fossa. Le imprese che si salvano sono quelle che riescono a innovare costantemente i propri prodotti, restando un passo avanti alla competizione e ai desideri dei consumatori. Cosa possono fare i manager delle Pmi italiane per contrastare la pressione sui margini determinata dal crollo dei prezzi? Secondo Paolo Citterio, presidente del Gidp e membro del consiglio direttivo Pmi-Assolombarda, “le aziende che riescono a preservare il livello dei prezzi dei propri prodotti sono quelle che ne migliorano le prestazioni, offrendo un valore aggiunto che giustifichi la spesa da parte del consumatore”. Se da un lato la competizione dei prezzi porta alla rovina, dall’altro però “i manager delle Pmi italiane non investono a sufficenza in attività di ricerca e sviluppo, e spesso non aggiornano le risorse umane inserendo nuove competenze”. |
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