Lo ha fatto sapere ieri il primo ministro australiano Anthony Albanese, aggiungendo che le aziende interessate saranno tenute a far rispettare le nuove norme o dovranno affrontare potenziali multe.
La decisione punta a tutelare la salute mentale dei più giovani e fa parte di una serie di misure del governo laburista del paese contro i giganti internazionali della tecnologia.
Già nel 2021 l’Australia si era scontrata con Google e Facebook affinché pagassero i fornitori di notizie online per l’uso dei loro contenuti.
0 Comments