Peccato! Le Aziende produttrici in Italia non hanno approfittato della situazione del CORONAVIRUS per trovare punti comuni di collaborazione strategica fra loro a difesa della categoria del PARRUCCHIERE.
Chi più, chi meno, si è mosso in modo individuale e ovviamente non ha ottenuto alcun risultato apprezzabile.
Ogni PARRUCCHIERE ha dovuto fare da sé richieste, dimostrazioni, scioperi e rimostranze per difendere il proprio lavoro ed il proprio futuro chiedendo la riapertura anticipata dei Saloni rispetto al 1°Giugno.
Sicuramente questo non è positivo visto poi che ciò che attende il Parrucchiere nel prossimo futuro è alquanto impegnativo:
- espansione delle vendite al supermercato, profumerie e del “fai-da-te”
- lavoro abusivo a domicilio in nero
- esplosione dell’E-commerce di prodotti professionali
- costi insopportabili e tasse inadeguate
- obblighi igienici caotici e insostenibili
- etc.
Aziende, rivedete le Vostre strategie se vi sta veramente a cuore il PARRUCCHIERE.