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Credit: ANAKIN CHAN, USA

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news n°

70873

Nestlé stoppa il patto con L’Oréal

l'oreal-nestle

Nestlé non rinnoverà il patto di sindacato che da oltre 40 anni la legava a L’Oréal. Il colosso alimentare svizzero detiene il 23% del gruppo francese, mentre gli eredi di Liliane Bettencourt, deceduta nel settembre scorso, controllano il 33%.

Il patto, che scadrà il mese prossimo, contiene una clausola che stabilisce un tetto per le rispettive parti. Nestlé considera la partecipazione in L’Oréal un investimento fatto allo scopo di mantenere aperte tutte le opzioni nell’interesse dei suoi azionisti. Il cda ha deciso di non rinnovare il patto e l’amministratore delegato del gruppo elvetico non ha voluto commentare queste dichiarazioni.

È difficile interpretare le intenzioni degli svizzeri, che per ora non intendono vendere ai Bettencourt la loro quota, pur lasciando la porta aperta a qualsiasi opzione. Il patto prevede la sua estinzione il 21 marzo prossimo.

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news n°

70714

Consumi: la profumeria è l’unico canale che arretra

la cosmetica arretra

Il 2017 si è chiuso con un generale miglioramento per il mercato italiano della cosmetica, anche se debole (+1,3%) ma in crescita rispetto al 2017 (+0,7%). La fotografia del settore monitorata da Cosmetica Italia (a livello preconsuntivo) mostra un dato significativo, ovvero che quasi tutti i canali hanno registrato andamenti positivi delle vendite. Tutti tranne uno, la profumeria. Infatti questi ultimi punti vendita hanno chiuso l’anno scorso con ricavi in frenata dello 0,5%, mentre recuperano le farmacie che nel 2016 avevano avuto una leggera regressione e invece archiviano il 2017 a +1,2 per cento. Mettono il turbo i canali professionali, con fatturati in crescita del 2,4% (i centri estetici) e dell’1,9% (gli acconciatori). Bene anche le erboristerie che salgono dello 0,9%, e la grande distribuzione che avanza dell’1 per cento. Quest’ultima percentuale è l’esito dell’avanzata dei drugstore (+5%) e dei monomarca (compresi in questo cluster), che compensano la caduta dei ricavi nelle grandi superfici (-4%). Le vendite dirette mettono a segno un turnover a +7,8%, ma anche in questo caso bisogna scindere tra vendite a domicilio ed e-commerce, con quest’ultimo in accelerata del 25%, anche se i valori rimangono ancora esigui (300 milioni di euro). In totale, il valore dei consumi nel 2017 si è attestato su 10 miliardi di euro.

Cosmetica Italia ha fornito anche le previsioni sui valori del primo semestre 2018, quando tutti i canali dovrebbero svoltare in positivo. La profumeria dovrebbe chiudere i sei mesi a +0,5%, la farmacia a +1,3%, l’erboristeria a +1%, la grande distribuzione e l’acconciatura a +1,5%, i centri estetici a +2,5%, le vendite dirette a +9 per cento.

Passando all’industria, il motore del comparto si conferma l’estero, che nel 2017 è avanzato del 9% a 4,7 miliardi di euro. Il giro di affari delle aziende cosmetiche ha raggiunto l’anno scorso 11 miliardi di euro, in crescita del 4,4 per cento. Le proiezioni sull’anno in corso vedono il comparto crescere del 5%, con esportazioni a +9,2%, mentre il fatturato realizzato in Italia dovrebbe continuare la sua progressione, e, dopo un 2017 a +1,3%, il 2018 dovrebbe chiudere a +1,9 per cento.

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news n°

70461

Parrucchieri ed estetisti potranno lavorare nello stesso locale

parrucchiere estetista

A Milano sarà possibile – per parrucchieri ed estetisti – condividere lo stesso spazio lavorativo pur compiendo attività diverse. Finora il regolamento comunale prevedeva che gli artigiani potessero lavorare insieme soltanto se svolgono la stessa attività.

L’affido di poltrona o cabina, così si chiama la nuova modalità di cooperazione, è un contratto diffuso negli Stati Uniti e nel Regno Unito che permette l’esercizio di attività, affini e non, da parte di professionisti diversi nello stesso luogo. I soggetti coinvolti nel contratto saranno il titolare del salone (l’affidante) e il professionista abilitato (l’affidatario). La sperimentazione è rivolta esclusivamente ad acconciatori ed estetisti, ma in futuro potrà essere estesa a casi simili di artigiani che, pur svolgendo attività diverse, potrebbero lavorare nello stesso locale.

I cittadini, dal loro canto, potranno trovare servizi affini (come l’estetista e l’acconciatore) in una medesima struttura, ottimizzando tempi e spostamenti. Le linee guida prevedono che, oltre alla stipula di un regolare contratto tra le parti, venga anche identificata la tipologia di attività che verrà esercitata sulla poltrona o sulla cabina in affido; la durata e facoltà di recesso anticipato e le cause di risoluzione; la superficie data in uso e l’identificazione delle postazioni date in uso che non potranno essere utilizzate dall’affidante. Fissati anche i limiti di utilizzo degli spazi: non più di una poltrona o cabina per le imprese che hanno fino a tre dipendenti; due poltrone per quelle da 4 a 9 dipendenti e massimo tre per quelle che superano i 10.

L’affido di poltrona o cabina è possibile unicamente per quelle categorie il cui titolare abbia presentato la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) come acconciatore, estetista e affini. Tale tipologia contrattuale non è applicabile a chi non ha i requisiti per lo svolgimento dell’attività, a chi ha lavorato all’interno dello stesso salone negli ultimi cinque anni come dipendente e per i titolari che abbiano effettuato licenziamenti negli ultimi 24 mesi.

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news n°

70253

I brand dei distributori/grossisti spopolano

private label

Le private label si orientano sempre più alla qualità e meno alle promozioni e al prezzo. La MARCA PRIVATA del distributore/grossista si sta imponendo nel settore ed è apprezzata sempre più anche dal parrucchiere che così difende la propria identità nei confronti delle marche/brand super conosciute e diventate populiste.

La MARCA PRIVATA (commerciale) è diventata uno strumento di innovazione, un modo di fare concorrenza ai grandi brand. Queste nuovi brand hanno fatto progressi in termini di sostenibilità, innovazione, qualità, ma anche varietà e quantità di referenze sostenute, in alcuni (pochi) casi anche da una buona strategia di comunicazione nei punti vendita.

In un mercato sempre più globalizzato, o si difende la qualità con elementi identificativi o diventi un prodotto indifferenziato dove il prezzo è l’unico elemento che il consumatore capisce.

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70249

Le TRUFFE su FACEBOOK !

truffe-facebook

Navigando nel web abbiamo scovato un video dello Zoo di 105 (visionabile cliccando sull’immagine qui in alto) in cui il conduttore, Marco Mazzoli denuncia un fatto che colpisce da vicino tutti coloro che cercano di far crescere (onestamente) il proprio profilo privato o aziendale sui Social.

Gli utenti disonesti hanno la possibilità di COMPRARE iscritti, like, commenti su molti siti ad un prezzo veramente irrisorio. Queste operazioni, ovviamente, ledono l’immagine di quelle persone che, per lavoro, gestiscono pagine con professionalità ed impegno cercando di aumentare l’engagement senza ricorrere all’acquisto di “numeri”.

Anche noi della Redazione di GLOBElife crediamo che sia importante comunicare sui Social in modo pulito, condividere, creare contenuti originali e farli conoscere ad un pubblico selezionato che potrebbe seriamente apprezzare ciò che una pagina crea, piuttosto che avere un seguito con sei zeri che poi si rivela inutile in quanto a reattività.

Le Aziende che pagano i cosiddetti influencer solo per il numero di iscritti ai loro canali, dovrebbero prestare attenzione all’effettiva reattività ai post di queste persone, per scovare i furbetti ed evitare di perdere soldi e credibilità.

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news n°

70200

Caro grossista/distributore..

grossisti profitto

Caro grossista/distributore,

recentemente, con l’e-Commerce, sono nati tanti concorrenti nuovi. Oggi la distribuzione sta subendo una grande trasformazione, perchè, oltre alla vendita “online” c’è il problema della difficoltà a trovare “agenti” e quindi anche il servizio di visita diretta ai saloni è in crisi. Altro problema è il “prezzo” dei prodotti crollato ai minimi storici per la forte concorrenza: non c’è sufficiente ricarico per coprire le spese e fare almeno un piccolo utile. Le Aziende, quasi tutte, non ti stanno aiutando: infatti ti vendono il prodotto e non cercano di far sì che il prodotto stesso venga richiesto.

Non hanno ancora capito che per vendere bisogna far pubblicità, non importa come: riviste, Facebook, Google, depliant, etc.

Come grossista/rivenditore, ti devi dare da fare da solo!

Devi cercare, in ogni modo, di emergere su tutti quelli che ti fanno concorrenza: prodotti star, prodotti esclusivi, servizi tecnico/artistici, meeting, etc. Devi cercare, innanzitutto, di trasformarti da “venditore” in “consulente”, devi conoscere tutto del mercato dai prodotti, alle aziende, alle strategie dei brand più dinamici ! E devi far sapere che esisti e sei uno dei migliori distributori!

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69797

Come scelgono i prodotti i parrucchieri ?

prodotti parrucchieri

Come scelgono i prodotti da avere in salone i parrucchieri ?

1. Per gli omaggi che ricevono..

2. Per il loro costo / prezzo..

3. Per opportunità di guadagno..

4. Per  contenuti tecnici..

5. Per esclusività e personalizzazione..

6. Per il packaging..

..altrimenti non si capirebbe come decine di marchi “insignificanti”  possano fiorire sul mercato ! ..e tu, caro parrucchiere, come scegli i tuoi prodotti ?

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news n°

69788

Solo il 25% dei PARRUCCHIERI è affidabile ! Tu lo sei ?

parrucchieri affidabili

Da un’indagine risulta chiaramente che solo il 25% dei parrucchieri si aggiorna seriamente, costantemente e legge, si informa e forma il personale.

È incredibile, ma sembra così !

..e tu che parrucchiere sei ? NON MENTIRE A TE STESSO !

Però se stai leggendo questo articolo, vuol già dire che sei fra chi fa onore a questa categoria e ti meriti un applauso.

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news n°

69794

Venditori/rappresentanti e parrucchieri

grossisti non apprezzati

Da un sondaggio è emerso che i parrucchieri, a parte pochi casi, non hanno grande stima per i loro fornitori.

Questi servono per estremo bisogno, per necessità, ma non sono apprezzati per professionalità.

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news n°

69787

La pubblicità classica fa aumentare le vendite !

pubblicità tradizionale

Sono aumentate le vendite per quasi tutte le Aziende che hanno incrementato la pubblicità classica (spot, carta, on line).

…peccato che le Aziende coraggiose siano state poche !

 

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